Strumenti di accessibilità
L’edge computing consente di elaborare i dati vicino alla loro fonte, aumentando l’efficienza e la reattività. Nelle smart city, questo significa che i dati generati dai cittadini (es. segnalazioni sul traffico o monitoraggio ambientale) possono essere analizzati localmente, consentendo:
Ripensare i Modelli di Partecipazione
Le Smart City 3.0 integrano entrambi gli approcci, promuovendo la conoscenza locale e la co-leadership nei processi di sviluppo.
L’inclusione garantisce che tutti i residenti—indipendentemente dal proprio background—possano contribuire alla vita urbana e trarne beneficio. L’equità, invece, significa creare percorsi personalizzati affinché ognuno abbia le risorse necessarie per partecipare in modo equo.
Dall’Uguaglianza all’Equità
Esempio: offrire corsi di formazione digitale agli anziani che potrebbero avere meno familiarità con la tecnologia rispetto alle generazioni più giovani.
Barriere alla Partecipazione
Comprendere il Digital Divide
Il Digital Divide o divario digitale si riferisce all’accesso diseguale a strumenti, piattaforme e competenze digitali tra i diversi gruppi sociali. I Fattori che contribuiscono al divario sono:
Soluzioni per Colmare il Divario
Perché l’Inclusione è Importante
Un coinvolgimento inclusivo porta a:
La progettazione delle smart city deve considerare attivamente le persone con diverse abilità fisiche, sensoriali e cognitive. Creare ambienti privi di barriere favorisce l’autonomia e garantisce che tutti possano partecipare pienamente alla vita comunitaria.
Cos’è la Tecnologia Assistiva?
Le tecnologie assistive sono strumenti specializzati che potenziano le capacità delle persone con disabilità. Possono variare da dispositivi digitali a modifiche fisiche nelle infrastrutture, e sono progettate per:
Esempi di Tecnologie Assistive
Principi del Design Universale
Il design universale garantisce che gli ambienti siano intrinsecamente accessibili a tutte le persone. Per esempio:
Le Smart City devono adottare principi di progettazione inclusiva per rimuovere gli ostacoli e creare spazi in cui tutti possano muoversi, interagire e vivere pienamente
Oltre alla partecipazione nella pianificazione e nel feedback, le Smart City 3.0 danno potere ai cittadini come co-decisori attraverso la governance partecipativa. Ciò significa creare piattaforme e pratiche che permettano ai membri della comunità di avere un ruolo diretto nella definizione delle politiche cittadine.
Casi studio
Questi esempi dimostrano come una governance innovativa possa sfruttare la conoscenza locale, sostenere i processi democratici e costruire città più reattive e incentrate sulle persone.
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Obiettivo: simulare un ambiente di smart city attraverso il gioco di ruolo per sviluppare empatia, lavoro di squadra e pensiero orientato alla soluzione.
Ruoli:
Scenari da risolvere:
Fasi dell’attività:
Bonus: utilizza strumenti come Mentimeter o bot AI per simulare l’input in tempo reale dei cittadini.
Manifesto on Citizen Engagement and Inclusive Smart Cities
Sustainable Development Goals
UN-Habitat’s People-Centered Smart Cities flagship programme
https://unhabitat.org/programme/people-centred-smart-cities
Participatory budgeting website
https://www.participatorybudgeting.org/
Online polling platform
https://www.mentimeter.com/features/live-polling
AI-driven platform for sustainable urban planning and development
Advanced software for 3D urban planning
https://www.esri.com/it-it/arcgis/products/arcgis-cityengine/overview
“Smart Cities in Europe with Alberto Bortolotti”
Unites Citizens of Europe Podcast
https://open.spotify.com/episode/2zfQwlOeohUXO1dZ2m0lbf?si=89eb3525c0c84c3d
Giffinger, R., Fertner, C., Kramar, H., & Meijers, E., Smart Cities Ranking of European Medium-Sized Cities, Vienna, UT: Centre of Regional Science, 2007.
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https://eric.ed.gov/?id=ED497214
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